Saturday 29 October 2011


Di nuovo quelle voci. Le sento chiare e forti nella mia testa. Temo che siano le urla di quelle maledette putt affezionate lettrici che hanno visto la foto in apertura di questa nuova puntata di

COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura

Ebbene sì, amici. Quello che vedete può sembrare, a prima vista, un simpatico e innocuo coniglietto.
In realtà lo scatto che il vostro affezionato Prof. Aristide Maria Verdirame ha abilmente ottenuto con l'aiuto della sempre imbellettata aiutante Brigida (la sordida storia di appostamenti, vessazioni, stupri e smargiassate sarà raccontata in altra sede) ritrae nient'altri che il pizzaiolo capo Charlie Varriale, sordido esemplare di coniglietto assassino pentito della bassa padana. A differenza di tutti gli altri teneri e batuffolosi conigli, questi particolari esemplari mostrano una singolare caratteristica: come tutti saprete ogni coniglio cela, dietro il suo aspetto bonario e pacioso, una tremenda indole omicida (non devo essere certo io a ricordarvi i recenti fatti di cronaca che vedono sempre più leporidi protagonisti di efferati delitti); il coniglietto assassino pentito, contravvenendo al semplice ma rigidissimo codice di omertà dei coniglietti, collabora spesso e volentieri con le forze dell'ordine, attirando così l'odio e la voglia di vendetta dei suoi consimili.
Vero è che la natura è natura, ed è così che un balzo del Varriale al collo di Brigida ci ha fatto per un attimo temere il peggio: fortunatamente il Nostro voleva solamente sfogare su di lei le sue spiccate inclinazioni priapiche. Missione compiuta.

Friday 28 October 2011


Fatti non foste per viver come Drupi ripete il cinico fintamente intelligente a tutti i suoi interlocutori, soprattutto quando il suo parere non viene richiesto. Poi, si diletta nell'esecuzione in pianola bontempi del capolavoro Piccola e Fragile, cambiandone di volta in volta i versi a suo piacimento, a seconda del politico da infamare o del caso di cronaca da depauperare.
E' un individuo dalla cui zazzera di einsteiniana memoria e dai cui baffi densi di piacioneria è consigliatissimo stare lontani. Ne sa ben qualcosa la classe 3A del Liceo Siffredi di Kuala Lumpur, dopo aver assistito impotente alle sedici ore di nevrastenia verbale sull'importanza del Cristo nella religione cattolica ad opera di Bonario Baldazzi (nonno del più famoso Truce) nel marzo del 1890. Il caso, passato alla storia come uno dei maggiori suicidi di massa di kualalumpuresi kualalumpuriani, è stato portato solo recentemente all'attenzione delle masse, complice la pellicola di cui fieri mostriamo il manifesto propagandistico.

Alla luce di questo, l'occasione ci è altresì gradita per eleggere, a furor di popolo e giammai di dio, lo Stronzo del Mese.
Ci ha stuzzicato le adenoidi la vicenda di una sicula massaia che si è vista recapitare una multa per divieto di sosta del 208 AC per la modica cifra di 32.530,44 euro. Potevamo eleggere lei e la società di recupero crediti come stronzi d'ottobre, ma poi i nostri emissari temporali Zapotec e Marlin hanno verificato la veridicità dell'accaduto e ci è toccato soprassedere. Signora, anche lei, a lasciare la biga davanti all'anfiteatro di Agrigento per tutto questo tempo cosa si aspettava?
Un altro ci ha provato ad entrare per l'ennesima volta nelle nostre grazie, ma anche questa volta non ci è riuscito. Stiamo parlando di Corona che, come il miglior bove che incurante delle proprie corna cerca tutti gli asini a cui dare del cornuto, sta denunciando a tutto spiano tutti i venditori, i programmatori, gli edicolanti, le guardie giurate, i clown del circo Orfei e persino i kebabbari che possano essere entrati in contatto anche solo con la copertina del video hot di quella portatrice sana di natiche al suo fianco. No, signori. No. Il nostro idolo d'ottobre è l'individuo noto al volgo come lo stallone di Cercola. Questo baffuto birbante, già protagonista di quell'insulto alla pubblica decenza che era Tamarreide, dopo aver scoperto di essere stato vittima di uno scandaloso raggiro che lo ha visto come grande escluso del Grande Fratello di quest'anno, non ha retto alla notizia e ha cercato di darsi fuoco davanti agli studi di Cinecittà. Siamo in presenza di uno scandalo bello et buono, poco da fare. Escludere una mente così brillante. Capace addirittura di tatuarsi il logo dell'azienda di Cologno Monzese come segno tangibile di gratitudine e fedeltà assoluta. E mentre l'ennesimo monaco tibetano fuma contro l'oppressione cinese, noi ci associamo alla protesta di questa nostrana torcia umana dai baffi a manubrio, di questo novello Jan Palach de noantri, a cui in premio regaleremo la tetralogia in dvd dell'ormai famoso Bonario Baldazzi, cinico fintamente intelligente di fama planetaria, sulla semiotica del gesto dell'ombrello.
Alla prossima mesata!

Wednesday 26 October 2011


È con mestizia e dolcezza che vi diamo il buongiorno, amici lettori. Del resto l'ultima cosa che vogliamo è far polemica e indispettirvi col nostro cinismo (vedete? è scritto proprio qui, in fondo alla lista) e giammai vorremmo vedere i vostri visini corrucciati.
Poi arrivano bombe come questa, e non riusciamo a risparmiarci.
Avete letto bene, dopo anni spesi a martoriarci i coglioni su come noi dovremmo salvare l'Africa (semplifico) mentre lui passa il tempo a grattarsi la pancia e a escogitare modi nuovi per pagare meno tasse e prenotare voli di prima classe per il suo cappello, Bono Vox ha insinuato che l'avventura dei mai troppo sopravvalutati U2 potrebbe essere giunta al capolinea.
Dopo un breve corteo per le vie del centro, in cui abbiamo strombazzato coi nostri claxon per rendere edotti gli ignari cittadini della nostra gioia, in redazione ci siamo seduti riflettere: e se presto toccasse, che so, ai Coldplay? ai Maroon 5? I nostri cuoricini non reggerebbero la gioia. Solo sui nostri beniamini Negramaro abbiamo avuto dei tentennamenti: un Giuliano Sangiorgi solista sarebbe un destino peggiore della morte. E a proposito di morte, auguriamo a Bono Vox una vita lunga e prosperosa: dopo il tedio che ci avete provocato su Facebook dopo i decessi dei vari Jobs, Simoncelli o Winehouse, non osiamo immaginare cosa combinereste per lui.
À la prochaine,
E.

Tuesday 25 October 2011

E’ con il lutto al braccio e le lacrime nel cuore che introduciamo oggi , con colpevole ritardo, il Memoirs of Life settimanale.
“Cosa è successo?” Vi starete domandando, miei ingenui amici, e la cosa per me ha dell’incredibile visto che chiunque abbia acceso la tv o semplicemente letto i giornali negli ultimi giorni lo sa: ci ha lasciato un grande uomo, un bravissimo ragazzo, un professionista come pochi.
Tanti nel mondo dello sport, dello spettacolo e della musica lo hanno omaggiato con messaggi di stima e affetto, maledicendo quell’incidente dalle dinamiche ancora oscure che lo hanno portato via per sempre.
Ormai avete capito tutti che sto parlando: del povero Damiano Russo , star della serie “I Liceali”, che personalmente mi ha sempre fatto cagare, ma a quanto pare aveva milioni di fan.
Il Nostro aveva iniziato a lavorare giovanissimo, a 13 anni, e non aveva mai evaso le tasse ne fatto sgarbi a qualcuno.
Come dite? Non ve ne frega nulla? E perché? Ah, certo siete ancora affranti per il terremoto che ha sconvolto la Turchia con 279 morti, giusto? Ma perché dite ora che dei turchi non ve ne frega niente e che, anzi, vi fanno anche un po’ schifo?
Preferite omaggiare un pilota di cui non sapete assolutamente nulla, neanche per che squadra correva, cambiando la vostra immagine del profilo di facebook con la sua facciona mai vista prima di ieri se non nella pubblicità delle patatine?
Beh, de gustibus, il mio era solo un suggerimento.
Ingrati.

Monday 24 October 2011


Quando tanto tanto, quando niente niente.
Ci hanno nascosto le terribili (per detta degli addetti ai lavori) foto di un Osama Bin defunto dopo averci spacciato per veri dei ritocchi in photoshop al cui confronto i nostri son capolavori d'arte moderna, per poi inondare l'etere, la rete e le nostre estremità sottopelviche di foto e video delle varie autopsie da vivo e da defunto della transitata gloria mundi. Lamentiamoci pure al prossimo adolescente iperviolento e diamo pure la colpa alla musica che ascolta e alla carenza di calcio.
Se non sapete a che santo votarvi, se i vostri discorsi mancano d'autorevolezza perché non sapete quale frase latina decantare, se tutt'a un tratto siete diventati fanatici del motomondiale occhio ai freni e pronti allo speciale maghi elfi e streghette de l'Idiosincratico.

Ottobre agli sgoccioli vuol dire transumanza. Occorre prepararsi, da bravo gregge di pecoroni, a festeggiare l'ultimatum dell'UE allo stivale con annessa derisione da parte di Francia e Germania e, perchè no, anche la festività importata di Halloween. Tra politici che s'indignano e pargoli frutti dell'asse italofrancese, l'Idiosincratico propone una serie di storie agghiaccianti per restare svegli nella notte delle escort streghe.
Impazzirete leggendo la terribile storia dello Zombie di Tripoli caricato di legnate insieme con le sue 102 amazzoni pronte a ballare alle note di Thriller. Verrete colti da irrefrenabili tremori alla lettura delle peripezie di B il Vampiro e della sua sete di sangue pensionistico. Sarete obbligati a chiudere gli armadi prima di andare a letto sfogliando le pagine inchiostrate della storia del Frankenstein arrogante e della sua gutturale e magnictussiana eloquentia!
In più verrà passata in rassegna tutta una serie di costumi da indossare per non perdere la faccia nella notte di Ognissanti. Basta solo guardarsi intorno.
Il Cospirazionista con maschera di Guy Fox? Lo abbiamo. Il pulcinelloso black block o il tiratore scelto d'estintori? Lo abbiamo. Il coccodrillo dalle lacrime televisive a comando? Abbiamo anche quello.
E per il vostro diletto nella notte delle neverwings una vasta gamma di birbanti marachelle da proporre per il vostro dolcetto/scherzetto time tra cui lo sciogliere una pasticca di cialis nella coca cola del fidanzatino quindicenne della figlia del vostro capo durante la festa in maschera.
Cosa vi manca allora? Quei pochi danari da regalare allo zingarello all'angolo li avete e il mantello da nonèunmioproblema è ben stirato e pronto ad essere indossato. Lo special Halloween de L'idiosincratico vi attende in tutte le pasticcerie di Kandahar (chiedetelo come regalo insieme a 12 Babà) e nei cestini dei mocciosi imploranti dolcetto, scherzetto o reverendo cosa fa si cala le braghe?
Check it out!

Saturday 22 October 2011

IdiosincrasiAlterata
(eccezionalmente di sabato senza mezzi ATM)
presenta:

Friday 21 October 2011


Figura enigmatica e priva di riscontri storici scritti è sempre stata quella de L'uomo di spalle (anche un po' di tre quarti). Lo narrano le cronache tardo vittoriane, quando uno strambo figuro era stato visto più volte intrattenersi dai mezzadri con Henry Sidgwick nel parlare della filosofia anterograda ad un culo di donna, e le prime pagine dei diari di Lucia dos Santos, ivi immortalata proprio con la finta cicatona cuginetta Giacinta Marto e il cugino Francisco di spalle (anche un po' di tre quarti) proprio poco prima che un rudimentale flash portasse loro ad asserire di aver visto la madonna in quel di Fatima; sino ad arrivare alle recenti vicissitudini del fu Gheddafi al quale i ribelli potevano sentir dire nel crepitio delle pallottole "misterioso uomo di spalle (anche un po' di tre quarti), cosa cazzo fa? mi spinge?"
In generale, il sibillino e losco uomo di spalle (anche un po' di tre quarti) sarebbe la risposta dietro alla maggior parte delle decisioni del cazzo di eminenze grige, politici e capi di stato, i quali vedrebbero in lui un consigliere e giammai l'incredibile cialtrone che non rivela mai il suo volto, ma preferisce celarlo mostrando le sue spalle. Oltre ad uno splendido cappello a tesa larga preso direttamente dall'improbabile collezione primavera a Giacarta 1873.

Messa giù così non possiamo che ripercorrere le tre decisioni limbiche fatte apposta per Lo Stronzo della Settimana.

Al terzo posto doveri di cronaca ci hanno imposto un serratissimo televoto per assegnare un valido bronzo alla migliore stronzata da dire ai microfoni in caso di morte di un rais. Frenetiche sono state le chiamate giunte ai nostri telefoni (1) e che se da una parte hanno candidato il sempre ottimo Silvio cento coiti di spazzola prima di andare a letto B con un autorevole "sic transit gloria mundi", all'udir del quale persino il più ferrato qualunquista ha avuto sussulti gastrici, d'altra parte si son schierate a spada tratta per un sempre inutile Casini, il cui cuore gronda dolore e barbabietole per le sofferenze di migliari e migliari di libici, per un Ferrara che vede la storia come una tragedia dai colori shakespeariani e per un Borghezio che rende onore al templare di Allah (questo sarebbe anche europarlamentare). Non ce la siamo sentita di offendere questi fini dicitori e, in vena di stronzate, abbiamo preferito usare il bronzo del terzo posto per customizzare la nostra nuova ed ecologicissima toilet bike neo.
Al secondo posto l'argentea conferma che grasso, ahinoi, per molti non è bello. Ne sa qualcosa quel buontempone di Drew Manning, un personal trainer fisicatissimo, che per scommessa ha deciso di diventare una foca monaca mangiando un frigorifero. Il tutto per dimostrare che, con volontà, grinta e 47 quintali di prugne della california dilazionate in sei mesi, sarebbe in grado di rimettersi in forma. Purtroppo, dello stesso avviso non è stata la moglie del novello balenottero che, per tutta risposta, gli ha confezionato un vaffanculo formato ciclope replicando "ma amore, è colpa mia se l'impresa di pulizie manda sempre quei 4 energumeni di colore?"
Ed eccoci finalmente alla prima posizione. Un oro che ci rende ancora una volta fieri dell'italica intelligentia, ma a cui non possiamo dare ancora un nome, dacché le cronache mondane ancora non ce lo riportano. Direttamente da Cuneo conquista il nostro cuore l'allegro operaio ventottenne che, dopo essersi bevuto tutto il fiume Stura corretto alla vodka, ha deciso di ridurre il tasso alcoolico ingoiando salviettine profumate a go go. A nulla è valso questo furbissimo quanto bislacco tentativo di ridurre il tasso alcolemico, che porta solo a chiedersi cosa mai possa inventarsi quest'uomo per scampare ad una colonoscopia dal medico.
Menzion d'onore ultima al nostro catastrofista preferito Harold Camping, che fissa ad oggi (ovviamente sotto consiglio dell'uomo di spalle ma, che cazzo, anche un po' di tre quarti), 21 ottobre, la fine del mondo. Capperi Harold, potevi avvisarci un pochino prima! Non abbiamo ancora eletto lo stronzo del mese!
Alla prossima settimana (se esisteremo ancora)!

Wednesday 19 October 2011


Si parla un po' a bassa voce, oggi, in redazione. Siamo tutti un po' mesti, sconsolati, al garzone è scappata una lacrimuccia, persino (anche se lui continua a sostenere che derivasse da uno sbadiglio, cosa che gli è costata sedici scappellotti sul coppino, ché in redazione non si dorme mai).
Del resto non può essere altrimenti quando una come Demi Moore, protagonista delle lacrime romantiche delle femminucce tanto quanto dell'onanismo sfrenato dei maschietti, si lascia fotografare in passerella magra e smunta a causa della fine della relazione col fedifrago (e impronunciabile, diciamocelo) Ashton Kutcher.
È per questo che noi di DoReFartBurp, col beneplacito del mai troppo riverito Ingegner M. e la consulenza speciale del nano Rufus, abbiamo selezionato alcuni appetibili manzi per la bella sconsolata.
  • Harry Belafonte: al vecchio re del calypso sicuramente non dispiacerebbero i favori di una tale regina del calippo, e a suo favore va detto che la mancata vivacità potrebbe senz'altro incuriosire la nostra Demi, sicuramente stanca dei tradimenti dell'ex coniuge.
  • Il redivivo e incerato Patrick Swayze, che oltre a far battere il cuore alle fan di tutto il mondo, vanta un cognome complicato quasi quanto quello del giovane Kutcher, fattore che sicuramente intriga la nostra eroina.
  • Papa Ratzinger, che dopo le recenti accuse di Susan Sarandon che lo definisce nazista, non vede l'ora di dimostrare al mondo che è in grado di dividere democraticamente la sua fava tra giovani chierichetti e stagionate attrici.
  • Wesley Warren Junior da Las Vegas, che se non può vantare la fama degli altri pretendenti, ha sicuramente argomenti pesanti per far pendere la bilancia dalla sua parte.
Ed ora vola, garzone in bici, e porta a Demi le nostre proposte!
À la prochaine,
E.

Monday 17 October 2011


Ed il verbo si fece pasta.
Il giorno tanto temuto è arrivato. Le religioni e gli dei si preparino a prostrarsi di fronte alla divinità ultima, a quello Spaghetti Flying Monster verso cui persino la Barilla sta cercando di convertire ignari concorrenti e partecipanti ai Pasta Day organizzati in questo periodo nelle maggiori città dello stivale. Il sempre culinario e culosofico Injenier M, per infiltrarsi nelle fila del Signore Pastoso e prevenire la catastrofe che potrebbe privare il mondo di divertissement quali il cristianesimo o di quelle meravigliose baggianate di Ron Hubbard, ha partecipato per voi come concorrente ad una di queste gare culinarie svoltasi ieri nel capoluogo meneghino, laddove la vincita finale corrisponderebbe al consacrato ruolo di gran sacerdote inadempiente di sua spaghettosa appendice. Purtroppo a nulla sono valse la superba esecuzione di specialità come la carbonara di neonati e i cappelli ripieni d'ulive e pregiato fegato di Schnauzer nano e, poco prima della finale, il goffo tentativo di entrare subdolamente come Gran Maestro di Therion e Foie Gras è stato smascherato ed il nostro eroe è stato spedito via a pedate nel balbanuz; i pastafariani, è risaputo, non pronunciano le parole culo, ananas, e tutte le erre della parola Ramarro, che si rivela essere un pastrocchio senza senso. Non è difficile immaginare quindi il perchè tra i pastafariani il ramarro sia così temuto ed il perchè non sia un caso raro vederli alle volte correre via di gran carriera dalle campagne urlando terrorizzati "AMAOOOO AMAOOOO!"
A questo punto, per impedire l'avvento del temutissimo Signore Pastoso, previsto per il 16 febbraio 2017 dopo la fine della puntata di Cento Vetrine, l'unica strada percorribile sembra essere al momento l'allevare ramarri giganti e imbottirli di steroidi e film di Van Damme anni '90 per renderli cattivi e froci al tempo stesso, in modo da permettere loro di far rinsavire questi blasfemi sia con l'uso delle fauci che con l'ausilio del loro randello nodoso su eretici balbanuz.

Sunday 16 October 2011

Buongiorno avventori italioti senza nessuna speranza nel futuro, se non quella di barboneggiare vivendo di espedienti per il resto della vostra vita, e bentornati alla rubrica preferita dai ricchi industriali e banchieri che possono permettersi i vini consigliati alla fine della ricetta alla facciaccia vostra pappapperopappappà: la Nouvelle Cuisine di Idiosincrasia Alterata. Oggi accogliamo la variante di una ricetta già presentata mesi addietro, inviataci da due stimatissimi lettori Giapponesi : u’ babà gigante.

Il procedimento, a quanto pare è praticamente uguale, solo che al posto del padre di famiglia dovrete utilizzare un mandingo dal monster cock.
Questo farà si che il vostro babà sarà di dimensioni gargantuesche, quindi vi consiglio vivamente di triplicare le dosi per la crema.
Ora, direte voi simpatici lettori, a parte le dimensioni, dov'è la differenza?
E qui casca l’asino!
Basterà immergere il tutto nelle acque contaminate di Fukushima per trasformare il babà gigante nel gigante Baba.
Volete mettere la soddisfazione quando il bulletto di turno verrà ad infastidirvi e il buon wrestler gli spremerà la testa?

Vino consigliato: otto magnum di Krug Clos da dare a Baba, altrimenti poi vi riempie di scappellotti. Uomo avvisato.

Saturday 15 October 2011


Bentrovati, inqualificabili schiavi degli ultimi, col fiatone ma col ciuffo più impomatato che mai, riecco a voi il sottoscritto Professor Aristide Maria Verdirame, che aiutato dalla malmostosa assistente Brigida, torna con una nuova puntata di

COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura

Perchè malmostosa?, sento dimandare ai più piccini e innocenti tra voi, dato che in Brigida avete trovato una nuova Licia Colò (sì, ma senza le leccate di orso polare sulla faccia ma con le mie tra le cosce). La risposta è semplice: eravamo in spiaggia a goderci l'ultimo weekend di caldo quando chi altri se non il Postino Semplice Jackson D'Onofrio è venuto a rovinare l'idillio con le sue lamentele?
Il D'Onofrio, come potete vedere dalla foto che ho prontamente scattato (scatenando del resto le ire di Brigida, che, ingrata, sostiene ch'io pensi solo al lavoro e alle donne nude), è un rarissimo esemplare di balena stitica del Golfo di Genova, e soffre di terribile dolori allo stomaco e alle reni a causa dell'ingentissima quantità di uomini e donne che ostruiscono il suo pur spazioso sfintere: sono queste specie, infatti, le destinatarie della gente che spedite in culo alla balena sperando, ingenuotti, di risultare benauguranti; in realtà contribuite solo alla sofferenza di questi sventurati cetacei. Fortuna ha voluto che riuscissi a scorgere e tirar fuori da lì mio cugino di terzo grado Gianenzo, provocando così un moto interiore al povero Jackson il quale, ringraziandomi, non ha potuto far altro che svuotare gli intestini proprio addosso a Brigida.

Friday 14 October 2011


Laddove l'uomo non si spinge ci pensa la natura.
Questo si poteva leggere a calde tinte di uni posca rosso sbiadito nei cessi di un autogrill alle porte di Milano. Poi, insieme alla promessa di notti di fuoco e di massima riservatezza, c'era solo un numero di cellulare da comporre. Tanto era bastato a Melinda Rebuzzi (anni 29 - segno del cinghiale bianco ascendente capitone) per farsi consolare da Baudaffi Pasquale (età indefinibile sotto una coltre di manto e peluria), orsetto del cuore di giorno e consolatore di cuori infranti la notte. Qui lo vediamo immortalato nel momento antecedente l'ultimo pianto sfrenato della Rebuzzi, quando, in risposta alla femminea domanda del Perchè Aldalbertugo non mi ama più, il quieto Pasquale - e qui se ne apprezzi quell'occhio vitreo e quella zampa che si posa con delicatezza sulla di lei spalla - si sarebbe espresso pacatamente con un Vuoi che cominci dal tuo alito che sa di trementina o dalla tua spiccata passione nel rompere i coglioni? Questo come antipasto all'invitarla successivamente a giacere in quella latrina triste e maleodorante, che lei stessa ancora si ostina a chiamar casa, e alle volte anche vita.

E' dunque annotando le cifre del radiomobile dell'amato Pasquale, e sgrullando le ultime gocce di mestizia, che ci accingiamo a perorare quella che è la causa principe della nostra colite verbale puntuale al venerdì: Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto questa settimana vi è la bellezza, l'eleganza e, soprattutto, l'ostinazione, non solo di qualunque divinità a piacere che ancora permette alla diretta interessata di aggirarsi indisturbata per l'Italia a sfiancare queste o quelle ghiandole sessuali, ma anche quella di alcuni giornalisti che, in mancanza di uno zio Michele che ostenta una nuova montatura, debbono accontentarsi di fotografare i seni nudi di una Marina Ripa di Meana, mentre si sollazza con due dei suoi ignobili quadrupedi. A questo scoop di così e elevata forgia viene quindi assegnato l'ambito sticazzi di bronzo.
Al secondo posto, direttamente dagli Steiz, l'ennesimo parimerito. Nell'angolo rosso l'hacker più temuto del momento Christopher Chaney, reo di aver trafugato, con peripezie da vero funambolo telematico, le foto a culo nudo e sguardo da triglia di Scarlett Johansson, insieme a quelle di altri uips. Questo losco figuro a cui mai mostrereste le foto delle vostre vacanze pare rischi sino a 121 anni di carcere se condannato per tutti i capi d'accusa. Non sarà troppo? Qui da noi Ciavarella, per aver ammazzato a calci il tassista Luca, è stato condannato solo a 16 anni e all'acquisto forzato di un cremino al giorno. Nell'angolo cobalto, invece, quel supereroe che vero terrore ha portato a Gotham City Phoenix Jones, che si sarebbe permesso di sedare addirittura una rissa. Phoenix Phoenix, è il costume che t'invidiano.
E ci risiamo. Tutte le volte che vorremmo un primo posto succoso  spunta la cazzata in casa nostra. Così martedì mattina la capitale si è svegliata tappezzata di manifesti che salutavano Steve Jobs e la sua dipartita. Ora, è chiaro che non è certo questa la sede per smerciare verità assolute sulla bontà del gesto o sull'idiozia dietro all'ennesima leccata culorum filoamericana, ma, discutibili personalità del SEL (sinistra e limonaie), non vi sembra ti aver tirato nel cesso un bel gruzzolino, altrimenti spendibile per gente come quel povero cristo che ha vissuto per un anno in una macchinetta per le fototessere? No, così, tanto per tirare l'ennesimo can per l'aia. Ed insieme al fantomatico cane, ben lieti spediamo il buon Pasquale a consolare queste menti brillanti della nuova politica ecologica già cazziate da Vendola. Non temete, ci penserà il Coccolorso Baudaffi ad asciugare le vostre lacrime e a deliziarvi con i suoi insulti.
Alla prossima settimana!

Thursday 13 October 2011

IdiosincrasiAlterata
(ancora non imbavagliata dall'Adorabile Tentativo Massonico)
presenta:

Wednesday 12 October 2011


Ebbene sì, signore e signori. Ci son voluti dieci anni (del resto le scarse -eufemismo- doti attoriali di suo marito scoraggerebbero il più bendisposto degli spettatori), ma alla fine Laetitia Casta ha guardato Le Fate Ignoranti.
Apriti cielo! Il povero Stefano Accorsi temeva rappresaglie e paranoie varie da parte della mammellosissima consorte, alla sua richiesta di guardarne insieme il dvd, e invece, sorpresa delle sorprese, l'ha vista sempre più assorta, sospirante, con la mano che malandrina s'andava ad insinuare in ogni incavo disponibile.
Alla fine, tanto per lavare i panni sporchi in famiglia, l'attrice ha dichiarato urbi et orbi che perdonerebbe il tradimento del consorte con un altro uomo.
Pronte le repliche dei papabili pretendenti:
  • "Sbucciami" (Cristiano Malgioglio)
  • "Mi porti le arance?" (Lele Culo Mora)
  • "Collo/spalle/mento" (Tiziano Ferro)
  • "Favoloso!" (Alfonso Signorini)
C'hai l'imbarazzo della scelta, Ste'.
À la prochaine,
E.

Tuesday 11 October 2011


E ,mi raccomando, non dimenticatevi
che tra poche ore potrete gustarvi il nuovo

Monday 10 October 2011


Il freddo timidamente s'insinua tra le lenzuola al mattino, quando, ancora intirizziti dalle poche ore di sonno e dal quantitativo misero di polveri sottili, sbadigliamo al nuovo giorno. Se tutto il calendario non vi basta per sacramentare al cielo il vostro disappunto e avete esaurito i falsi dei da idolatrare le uniche risposte in cui potreste inciampare sono scritte decisamente sull'Idiosincratico (ma anche sulle pareti di qualche cesso d'autogrill).

Tra ruggini d'ottobre e politiche d'attacco su presunti partiti da fare con ragù alla domenica riemerge dal baratro dello scorso anno, col furore della stronzata, una paradisiaca visione catturata dalle mappe del Gugol, che vedrebbe due divine creature pascolare tra le nuvole in quel del Canton San Gallo. In tanti si sono interrogati su chi fosse la coppia ferma e iudicante l'humana res. Effetto ottico causato dalle lenti della macchina usata? Un'apertura al mondo onirico come il verissimo uomo cavallo di Hardgate? E' presto detto. Ciò che si vede sarebbe in realtà uno spaccato di futuro causato da una scorreggia di tachioni in un nuvolone nero pece e mostrerebbe in tutto il suo fulgore l'ennesimo sclerone di Vasco nei confronti di Nonciclopedia. Si tratterebbe precisamente di quello in cui dice di non sopportare i pressapochismi e inorridisce quando viene scritto che "Anna Frank se l'è voluta perchè ebrea"! Questa non è ironia sancisce lo zoccolese, questa è porcheria da due soldi. E' andata a casa con il negro la troia, invece, era pura poesia in Colpa d'Alfredo.
Con commozione quasi Jobsiana viene ricordato Francisco Hieronimus Seger, scomparso all'età di 88 anni e un prosciutto a causa di un'emozione orgasmica autoindotta. A lui si deve quel tanto mirabile passatempo che ha allietato per anni le nostre sedute di gabinetto, quando, intenti a sedare lotte intestine, cercavamo di non sbattere nel primo muro o di non urtare contro la nostra stessa coda in quel diabolico gioco meglio conosciuto come snake.
La ciliegina sulla torta di questo numero resta però il fantastico giuoco da tavola targato 3 Reich sopra il Cielo. Sfidate dunque amici e colleghi nel comporre l'agognata svastika!
Cosa pretendete di più da un'umile rivista che nemmeno esiste? Che si metta a scrivere canzoni mangiando una mela coi libri di scuola? Che si materializzi come effetto ottico di Gugol Map su un Ipad? L'Idiosincratico vi attende nella sala da pranzo del ristorante/pizzeria "dall'ebreo ghiottone" in quel di Mauthausen e in centro a Bresso, in una pila da 1300 numeri ben riposta accanto alla marmitta in cui la castagnara Domitilla è solita cuocere la sua celebre zuppa ai 3 sapori.
Check it out!

Sunday 9 October 2011

“Siate folli, siate affamati”.
Ed è con questa sua frase che vogliamo ricordare una delle persone che ha cambiato la storia del nostro mondo recente, con numerosi sforzi certo, ma anche con la simpatia e la verve che l’ha sempre contraddistinta.
Nonostante una difficile infanzia, una laurea mai raggiunta, le difficoltà economiche superate con l’ingegno, possiamo dire che per quasi vent’anni ha condizionato i media e l’uso che ne facciamo, grazie alla grande capacità nel far si che il suo programma fosse sempre stabile e il suo prodotto osannato da chiunque come unico nel suo genere.
Avete già capito di chi sto parlando vero?
Esatto, proprio di Guido Pancaldi , dal 1965 al 1982 arbitro di Giochi Senza Frontiere, show di prima serata trasmesso in tutte le nazione del nostro continente, che ha unito l’Europa più di quanto l’abbia fatto la moneta unica.
Addio dolce principe, riportiamo qui le tue ultime parole:
"Attention... trois, deux,un... ugh!"

Friday 7 October 2011


- E poi?
- E poi si muore.

Questo lo scambio di battute vivace e intenso che gli astanti, intervenuti alla cerimonia funebre per la dipartita dell'intrepido signor nessuno nell'aprile del 1966, poterono sentire tra l'operatore sociocimiteriale Rocco ed il fedele mulo diplomatico Mario, il quale avrebbe posto l'asinina domanda in prossimità di un incrocio, indeciso sull'imbroccare Via SteveJobssantosubito o se svoltare per Via 5cristeabarlettachelavoravanoinnero approfittandone per passare dalla norcineria di Augusto a comprare tre etti buoni di forsedueparoleancheperloro.
Purtroppo, conseguentemente alla risposta del proprio baffuto padrone, Mario avrebbe poi deciso di usare quei nuovi zoccoli in rame misto sedano per grattare scaramanticamente la propria sacca scrotale e questo lo avrebbe eccitato così tanto da abbandonare la carovana funebre per correre a stemperare le proprie voglie nel primo bungabunga utile. Che si sa, in un bungabunga un mulo fa sempre comodo.

Eppure è un arduo compito quello che ci spetta nel mostrarci interessati a decantare le tre posizioni 3 della classifica meno votata alle armi di socialnetworkalizzazione di massa, chiamata anche alle volte Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto un po' di sana gerontoiatria ci porta civicamente ad assegnare ex aequo un lubrico bronzo all'85enne duchessa d'Alba di Spagna e alla neocentenaria inglesina Claire Ormiston. La prima per il curioso modo di festeggiare il suo terzo matrimonio con un fante rinviagrato di ben 25 primaverze più giovane che l'ha vista esibirsi in un improvvisato flamenco a piedi nudi in strada. La seconda per il suo modo tuttaltro che bislacco di spegnere le 100 candeline sul marmoreo cupolone dello stripper Scorpion pagato per un "servizio completo". Alle arzille nonnine la nostra stima etterna nel permetterci di poter asserire ancora una volta come non sia importante l'età per un po' di sana divertizia. La stessa centenaria, di fronte ad un bigotto e nipotal "ma non ti vergogni, nonna?", avrebbe risposto depurando le parole che furono dell'Aretino: "Gli è ver, ma noi siam ghiotte/ del nottolone tanto, e tanto ci par lieto,/ che terrem a guglia tutta drieto" ("sì, a noi vecchie ci garba ancora il Яazzo" - parafrasi libera).
Al secondo posto, come disse Pio VII ai francesi che gli intimavano di consegnare Roma a Napoleone, non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo rimanere indifferenti all'ennesimo esempio di alta televisione d'oltreoceano nel citare una a noi finora sconosciuta Cinthia Fernandez che, in un programmino argentino sul ballo degli inutili, si è prodotta in una coreografia talmente osè da rimanere ignuda con come unico paravento delle proprie pudicizie un comodo filo interdentale di lycra tra le mele. Questo per ricordarci che sotto le notizie di cronaca ci sono sempre tette e culi a farla da padrone. Cosa avvalorata anche dalle ancor valide Milly D'Abbraccio (e sapeste quanti ne ha abbracciati) e Cicciolina (Mulo Mario,non prendertela, non sei un cavallo del resto) in corsa per la carica di sindaco di Monza. Speriamo di vederle a tradimento entrare nelle nostre case una sera sotto le dolci note di Via col Vento, pronte a sfidarsi a colpi di programmi politici e coiti. Tanto ormai il confine è quel che è.
Arrivati a questo punto, non c'è da stupirsi per l'oro garbatamente assegnato questa volta alla nostra cara giustizia italiana calcio champagne per quelle vicissitudini perugine, che se da un lato vedono assoluzioni piene dall'altro portano a domandarsi chi siano questi Hercule Poirot in forze alle indagini. Ma purtroppo, finchè l'interesse sarà mediatico e non processuale, difficilmente cambiaranno le cose. Abbiamo visto lacrimare la Franzoni così tanto da farci rimpiangere la vocina querula di Anna Moroni de La Prova del Cuoco mentre ci decanta le proprietà lassative del fagiolo borlotto, abbiamo visto Erika giocare a pallavolo gonfia di dolore e Omar sobrio come un arpione per polipi un paio di sere fa nei salotti di Matrix. Non abbiamo visto navi in fiamme ai bastioni di Orione, come dicono alcuni, e nemmeno mai la regina in mutande, come direbbero altri, ma potremmo arrivare a vederle nella speranza che le cose cambino sul serio.
E poi?
E poi, se non altro, si muore.
Alla prossima settimana!

Wednesday 5 October 2011


Ci risiamo. Non c'è una volta che possiamo dormire sonni tranquilli, amici lettori, dobbiamo sempre stare col pensiero alle offese, alle cattiverie, alle basse insinuazioni.
Ed è per questo che ancora una volta alziamo la voce per dire No! a chi infanga il buon nome del caro vecchio Vasco Rossi ma soprattutto di Nonciclopedia. La bagarre tra le due parti, che chiunque sia andato per un solo secondo su facebook nelle ultime ore conosce a menadito, si è fortunatamente conclusa a tarallucci e vino, senza peraltro lasciarci minimamente il sospetto che i fautori del sito satirico (del resto in Italia il termine è a dir poco abusato, quindi usiamolo disinvoltamente anche per un contenitore aperto alle collaborazioni di chiunque, anche e soprattutto del brufoloso teenager frustrato cresciuto a pane e Zelig) abbiano furbescamente sfruttato la permalosità senile del Blasco a scopi pubblicitari (ah, quanto ci piacerebbe vederlo in giacca gialla da pappone come il redimorto Axl Rose!), ed ora possiamo tutti tornare a cercare col lumicino la prossima minchiata che ci distragga dalle notizie vere.
À la prochaine,
E.

Tuesday 4 October 2011

IdiosincrasiAlterata
(giusto in tempo per l'Agognato Trasporto antiMeridiano)
presenta:

Monday 3 October 2011


Ci siamo. E' ufficiale. E' la rivolta delle cucurbitacee. Lunghissimi anni di paragoni sessuali hanno stancato la famigghjia delle verdure e fino alla fine ce le faranno defecare dolorosamente proprio tutte. Dopo il cetriolo assassino, la famiglia manda in avanscoperta i temibili cantalupi che, stanchi di paragoni mammellari e di essere alle volte forzati in assurdi reggiseni solo per ignobili cartoline a uso e consumo del pubblico diletto, spargono listeriosi come fosse polline in marzo. Non ci resta che attendere la discesa in campo delle terribili angurie; sì sì, quelle grosse come le tettone di Gianna Michaels.
Allora sì che saranno amarissimi cetrioli!

Sunday 2 October 2011

Buongiorno adorati lettori e benvenuti alla rubrica più amata dal settantanovenne Monsieur Pingouin prima ancora che perdesse le piume da infante: la Nouvelle Cuisine di Idiosincrasia Alterata.

Oggi parleremo di un piatto dell’alta cucina belga (come se il belgio avesse dell’alta cucina, poi): la zuppa di cipolle alla sarda.
Innanzitutto ci occorrerà tanta, tantissima cipolla che faremo tagliare da Giovanni Muciaccia con delle forbici dalla punta arrotondata.
Lui capirà finalmente come quell’attrezzo sia totalmente inutile e incomincerà a consigliare ai bambini il suicidio di massa.
Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia.
Una volta che il buon Giovanni avrà finito il suo compito, dategli una caramellino Ricola all’olivello spinoso e congedatelo. Ora fate soffriggere il cipollame insieme a circa 40 kg di lardo che avrete recuperato dal più vicino centro di liposuzione, evitando accuratamente lo scontro a fuoco con quei malati di mente dei produttori di sapone.
Sentite già che buon aroma? Se si, avete sicuramente sbagliato qualcosa perché ora come ora la puzza è insopportabile. Dopo che la cipolla e il lardo sarà ben amalgamato aggiungete abbondante acqua calda e un deodorante per auto Arbre Magique aroma “cagata nei boschi”.
Quando il tutto assomiglierà ad un ottima zuppa e non ad una sbobba maleodorante, il nostro piatto sarà pronto.
Servitelo quindi ai pinguini commensali, accompagnando il tutto con ottimi crostini di aringa.
Buon appetito!

Vino consigliato: no, davvero volete accompagnare questo piatto con del vino? Voi siete matti!

Saturday 1 October 2011


Mi si è sconvolto il ciuffo, persino.
Vagavo ramingo per il deserto del Mojave con la sola compagnia della sete e della sempre ingorda assistente Brigida (lei almeno ha potuto mitigare l'arsura suggendo dalla mia sempiterna fonte di nettare e piacere), ma con le forze moltiplicate dal senso del dovere di regalare a voi avidi curiosoni del mondo dei tenerelli una nuova puntata di

COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura

La fortuna ha voluto che ci imbattessimo nel perito Lanzafame Carmelo, appartenente ad una specie prima sconosciuta (ma io cosa ci sto a fare, altrimenti): i pinguini esplosivi di Mururoa.
Queste singolari bestiacce (più attirano gli occhi a cuoricino delle bimbe in età prepuberale e più le odio, accidenti a loro) derivano dai regolari pinguini reali che negli anni sono stati segretamente utilizzati dai mai troppo vituperati francesi nei loro esperimenti nucleari nel celebre atollo: i tapini venivano lanciati dagli aerei con una barra di plutonio ben incastrata tra le chiappe, per vedere cosa succedeva. I pochi sopravvissuti hanno creato una colonia di sensibilissimi pennuti che esplodono al minimo scossone, manco fossero imbottiti di nitroglicerina, e vengono regolarmente prelevati dagli americani e provati come nuove armi letali: ecco spiegata la presenza in loco del gentile ma pretenzioso Lanzafame. In cambio di un paio di indicazioni per raggiungere la vicina autostrada a ventiquattro corsie che porta a Los Angeles, infatti, il monello ha voluto mostrare a Brigida gli effetti che le radiazioni hanno prodotto sul suo corpo: 11 cazzi perfettamente funzionanti.